Questo incontro tratta le complesse dinamiche della memoria, gli aspetti sociali e sociologici del “turismo ai campi di battaglia”, fenomeno complesso e nel contempo affascinante, che interessò l’Isontino negli anni Venti e Trenta del Novecento, quando specialmente Gorizia, i monti Calvario, Sabotino, San Michele e i cimiteri di guerra divennero tappe imprescindibili dei cosiddetti “pellegrinaggi” compiuti dai reduci e da tante famiglie di caduti.
Alla fine del 1918 termina finalmente la guerra e Gorizia diventa italiana. Dopo l’iniziale euforia, per le autorità militari e civili italiane cominciò la difficile opera di ricostruzione della città. Tra i tanti problemi che bisognava affrontare uno dei più importanti era la convivenza tra gli italiani e l’importante componente slovena di Gorizia.
A cura di Ustanova “Fundacija Poti miru v Posočju”
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.