Dopo la rottura del fronte a Caporetto il Friuli e il Veneto orientale restarono per un anno sotto l’occupazione austro-germanica. Nel territorio invaso fu attuato uno spietato regime di sfruttamento. Tutto fu requisito e consumato dagli occupanti, lasciando alla popolazione solo le briciole. Fra occupanti e occupati si instaurarono complessi rapporti, fatti anche di reciproca compassione.
Il tema è stato largamente trascurato. Gustavo Corni ci propone il primo affresco complessivo basato su fonti d’archivio e su diari e memorie. Ne discute con Matteo Ermacora, autore di ricerche locali sull’anno dell’occupazione.
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.