A Marco d’Aviano (1631-1699), che studiò a Gorizia e amò questa città d’Austria, si deve l’esito di salvezza per l’Europa dalla drammatica invasione dell’armata ottomana giunta ad assediare Vienna nel 1683. Allora il cappuccino friulano, consigliere dell’imperatore, inviato dal papa promotore dell’alleanza di difesa, riuscì a superare – grazie all’ascendente della sua taumaturgica santità – divisioni e dissidi dei capi, primo fra i quali re Sobieski di Polonia. Pregò anche: “Allontana, Dio, le genti che vogliono la guerra; noi amiamo solo la pace”. E, nonostante l’inferiorità delle forze messe in campo, fu la liberazione della strategica capitale dell’impero, dove egli poi morì ed è venerato – beato dal 2003 – nella chiesa della celebre cripta degli Asburgo.
A cura di COMITATO BEATO MARCO D’AVIANO PER LA CAUSA DI CANONIZZAZIONE, Pordenone
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