La linea di confine che spezza un popolo in due, due sistemi economici, due ideologie incomunicabili, fu tracciata il 15 settembre 1947 con la vernice bianca passando per una piazza di Gorizia in Friuli, ultima propaggine della Cortina di Ferro.
Oggi il confine è aperto, la strada passa liberamente tra le vigne rigogliose del Collio. Rimane la segnaletica, a ricordarci una delle tante nefandezze della storia, di qua Gorizia italiana, un centimetro più in là Nova Gorica che era Jugoslavia. La storia di quel confine che divideva due mondi, la racconta Alessandro Cattunar, in questa Storia di una linea bianca pubblicata da Bottega Errante Edizioni.
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.